L’iperprolattinemia (prolattina alta) è un disturbo caratterizzato dall’aumento dei livelli nel sangue della prolattina, un ormone coinvolto in varie funzioni dell’organismo ed, in particolare, responsabile dello sviluppo delle ghiandole mammarie e della produzione di latte materno. La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi, piccola ghiandola endocrina collocata alla base della scatola cranica. La prolattina è abitualmente presente in livelli piuttosto bassi nel sangue degli uomini e delle donne che non sono in gravidanza o in allattamento.
L’iperprolattinemia è un disturbo curabile, che interessa in particolar modo le pazienti donne di età inferiore ai quarant’anni e che, se non trattato, può influenzare negativamente la qualità della vita di chi ne è interessato.
Approfondiamo l’argomento con il professor Andrea Lania, Responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia e Diabetologia presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.
Prolattina alta: quali sono i sintomi?
L’iperprolattinemia può essere asintomatica o manifestarsi con alcuni sintomi caratteristici, come:
- produzione di latte in persone che non stanno allattando (galattorrea);
- diminuzione della densità minerale ossea (osteopenia/osteoporosi);
- calo della libido;
- infertilità.
In particolare, le pazienti donne possono manifestare:
- irregolarità del ciclo mestruale (oligo/amenorrea)
- secchezza vaginale
- dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia)
I pazienti uomini, invece, possono presentare:
- diminuzione dei livelli di testosterone
- disfunzione erettile
- ingrossamento delle ghiandole mammarie (ginecomastia)
Il prolattinoma tra le cause di iperprolattinemia
Una importante causa di iperprolattinemia è il prolattinoma, un tumore benigno che si sviluppa nell’ipofisi. L’iperprolattinemia può, tuttavia, essere provocata anche da altre patologie (ad esempio, ipotiroidismo, sindrome dell’ovaio policistico e nefropatia cronica) o da terapie farmacologiche (farmaci per il trattamento di ipertensione arteriosa, nausea e disturbi gastrointestinali, pillola anticoncezionale, terapie ormonali).
I pazienti con prolattinoma possono manifestare oltre ai sintomi correlati all’iperprolattinemia anche altri disturbi, tra cui mal di testa e disturbi visivi conseguenti alla possibile presenza di un adenoma di grosse dimensioni (macroadenoma).
Cosa fare in caso di prolattina alta
Il primo passo per la diagnosi è la valutazione dei livelli di prolattina, che viene eseguita attraverso un semplice prelievo di sangue. In presenza di iperprolattinemia è necessario escludere una condizione legata ad una concomitante terapia farmacologica ed effettuare ulteriori esami diagnostici, utili a determinare la causa sottostante il disturbo. La terapia, infatti, dipende dalla causa che l’ha provocata e dall’entità dei disturbi clinici.
L’iperprolattinemia asintomatica e che non causa ulteriori disfunzioni ormonali non richiede terapia specifica. Il prolattinoma, invece, richiede trattamenti specifici, abitualmente efficaci e risolutivi, che comprendono terapia farmacologica con farmaci agonisti della dopamina, o, in casi selezionati, il trattamento chirurgico al fine di rimuovere il tumore.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici