L’Unità Operativa di Urologia, diretta dal dottor Paolo Casale, svolge attività oltre che in ambito ambulatoriale, anche in degenza ordinaria e in regime di Day Hospital. Si occupa della prevenzione, della cura e della diagnosi di malattie e disturbi a carico dell’apparato urinario e dell’apparato genitale maschile.
L’équipe è specializzata nell’impiego delle tecnologie più moderne e minimamente invasive attualmente disponibili in campo urologico per il trattamento di patologie specifiche, quali tumori dell’apparato urogenitale, ipertrofia prostatica benigna, calcolosi urinaria, patologie nodulari del surrene, stenosi del giunto pielo-uretrale, incontinenza urinaria e patologia uretrale.
L’équipe ha maturato una notevole esperienza nel campo della chirurgia mininvasiva laparoscopica e robotica per il trattamento dei principali tumori dell’apparato urogenitale, per la cura della calcolosi e dell’incontinenza urinaria. La terapia focale è indicata per il trattamento del carcinoma renale e prostatico e presenta numerosi vantaggi, connessi alla distruzione delle zone specifiche interessate dal tumore, preservando tessuti e funzioni di organi e ghiandole.
Il team vanta numerose eccellenze. Prima asportazione laparoscopica del surrene in Europa, prima asportazione laparoscopica della prostata in Italia, primo intervento di crioablazione di tumori renali per via laparoscopica, primo intervento di brachiterapia per carcinoma della prostata, primo intervento di cistectomia seminalsparing laparoscopica per neoplasia vescicale e primo intervento al mondo di pieloplastica renale robotica utilizzando la nuova piattaforma “Single Site”.
L’Unità è altresì specializzata nella metodica Holep per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. L’utilizzo del laser ad Olmio presenta il vantaggio di risolvere l’ostruzione anche in caso di prostate molto voluminose, minimizzando le perdite di sangue, il dolore e la degenza post-operatoria. Tra le procedure diagnostiche si annoverano, tra le altre, biopsie prostatiche con la fusione di immagini ottenute con la risonanza magnetica e l’ecografia. Particolare attenzione viene infine dedicata ai percorsi di riabilitazione andrologica post-operatori.