Che cos'è la scialolitiasi?
La scialolitiasi (o calcolosi delle ghiandole salivari) è una patologia caratterizzata dalla formazione di calcoli all'interno delle ghiandole salivari maggiori o nei loro dotti escretori. Tale condizione interessa prevalentemente le ghiandole sottomandibolari e in misura minore le ghiandole parotidi, mentre estremamente rari sono i calcoli delle ghiandole sottolinguali. La scialolitiasi colpisce prevalentemente il sesso maschile ed è più frequente in età media o avanzata.
Quali sono le cause della scialolitiasi?
Tra le cause di scialolitiasi riconosciamo:
- le alterazioni anatomiche del sistema duttale (stenosi, invaginazioni, "kinking" o inginocchiamento del dotto);
- le alterazioni nella composizione del secreto;
- la compressione ab estrinseco dei dotti escretori;
- la formazione di tessuto di granulazione (come si verifica in alcune patologie autoimmuni delle ghiandole salivari);
- le infezioni retrograde del cavo orale;
- gli stati infiammatori (scialoadeniti);
- la presenza di corpi estranei endoduttali;
- la disidratazione.
Un'accurata igiene orale e un'adeguata idratazione possono aiutare a prevenire la formazione di calcoli salivari.
Quali sono i sintomi della scialolitiasi?
Le manifestazioni cliniche comprendono dolore e tumefazione (gonfiore) a livello della ghiandola interessata. Questi sintomi peggiorano in concomitanza con i pasti, quando cioè aumenta la secrezione salivare, questo determina un brusco aumento di dimensioni della ghiandola che si associa alla comparsa di un violento dolore di tipo trafittivo (colica salivare).
Diagnosi
La diagnosi di scialolitiasi si basa su un'adeguata raccolta anamnestica e sull'esame obiettivo (palpazione e spremitura della ghiandola) durante una visita specialistica otorinolaringoiatrica. L'ecografia è l'esame di prima scelta per confermare il sospetto diagnostico. Qualora persistano dei dubbi, è possibile ricorrere a metodiche quali la TC o la scialo-RM (risonanza magnetica).
Trattamenti
Il trattamento della scialolitiasi prevede diversi approcci, quali:
- terapia medica: consiste nella somministrazione di antibiotici, antinfiammatori, cortisonici e sostanze che stimolano la secrezione salivare (scialogoghi) al fine di alleviare la sintomatologia e favorire l'eliminazione spontanea del calcolo;
- terapia fisica: consiste nella litotrissia, una tecnica che sfrutta le onde d'urto per frantumare i calcoli in frammenti più piccoli che vengono poi espulsi spontaneamente;
- terapia chirurgica: consiste nell'asportazione del calcolo dal dotto interessato (mediante tecniche quali la scialoendoscopia operativa o la chirurgia transorale/transcervicale videoendoscopico-assistita) o nell'asportazione dell'intera ghiandola (scialoadenectomia) da parte del chirurgo otorinolaringoiatra.