Dal 16 al 18 febbraio, dopo due anni di interruzione, si è tenuto a San Francisco il congresso annuale della Società Americana degli Oncologi Clinici dedicato all’apparato genitourinario. Il congresso ASCO GU 2023 rappresenta da sempre il più importante appuntamento internazionale di oncologia dedicato ai tumori dell’apparato urinario. Il meeting ha visto la partecipazione di oltre 4000 specialisti fra oncologi, urologi, radioterapisti e radiologi.
I temi di ASCO GU 2023
Fra i temi di maggiore attualità particolare attenzione è stata rivolta alla diagnosi precoce del tumore della prostata grazie ai nuovi marcatori molecolari e ai programmi di screening e stratificazione del rischio di progressione di malattia personalizzati. Relativamente al tumore della vescica, particolare attenzione è stata posta alle terapie innovative capaci di evitare la cistectomia nei pazienti con una malattia superficiale recidiva e ad alto rischio di progressione. Anche il tumore del rene è stato argomento di un ampio dibattito sulla ricerca delle migliori scelte terapeutiche finalizzate a conservare la funzione renale, prima fra tutte la nefrectomia parziale.
Ricerca oncologica: il contributo di Humanitas
L’Unità di Urologia di Humanitas, diretta dal dottor Paolo Casale, ha avuto la possibilità di contribuire all’evento scientifico attraverso due comunicazioni frutto dell’attività di Ricerca oncologica translazionale con l’Unità di Ricerca della professoressa Maria Rescigno e della professoressa Rosanna Asselta.
Il dottor Vittorio Fasulo, dottorando presso Humanitas University su un progetto AIRC per la diagnosi precoce del carcinoma prostatico in soggetti sani portatori di una mutazione genetica che predispone all’insorgenza di tumori in età giovanile e più aggressivi, ha presentato i primi risultati dello screening dedicato a questi soggetti attivato dal 2022 presso Humanitas.
Il dottor Massimo Lazzeri ha presentato, in una sezione dedicata ai trials clinici innovativi, un progetto di Ricerca, frutto della collaborazione dell’Unità di Urologia con il dipartimento di Immunologia della professoressa Rescigno, che prevede l’impiego neoadiuvante della mitomicina C, capace di indurre morte cellulare alle cellule neoplastiche mediante attivazione specifica del sistema immunitario, nei pazienti con tumore vescicale.
Entrambe le presentazioni sono state molto apprezzate, sia per la multidisciplinarietà dei temi trattati, sia per aver dimostrato come un approccio integrato fra reparti clinici, di Ricerca e scuola di specialità (come la scuola di specialità in Urologia Humanitas diretta dal professor Nicolò Buffi, dove si è formato il dottor Fasulo), sia la strada più innovativa e moderna di fare sanità a livello internazionale.
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