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Foro Maculare e la Sindrome da trazione Vitreo-Maculare


Le patologie dell'interfaccia vitreo-retinica sono un gruppo di alterazioni fisiche dell'occhio che possono danneggiare gravemente la vista. Tra di queste ci sono il Foro Maculare e la Sindrome da trazione Vitreo-Maculare. Il Foro Maculare si verifica con la rottura della retina dovuta a un distacco del vitreo posteriore (DVP).

Cos'è il foro maculare e la sindrome da trazione vitreo-maculare?

È una patologia più frequente nelle donne, circa il 72% dei casi, ed è legata all'età: più del 50% dei pazienti hanno un'età tra i 65-74 anni. La probabilità che la malattia colpisca entrambi gli occhi e di circa 8-10%.
Circa la metà dei fori si risolvono spontaneamente entro un anno. Il 74% evolvono negli stadi III-IV, solo l'11-15% si chiudono spontaneamente. Allo stadio III-IV solo il 4 % dei casi si chiude spontaneamente.

Quali sono le cause del foro maculare e la sindrome da trazione vitreo-maculare?

Formazioni di cicatrici e cisti, l'accumulo di "film" di cellule e di liquidi, possono provocare il distacco della retina.
Le cause più comuni del distacco della retina sono:

  • L'invecchiamento dell'occhio
  • L'accumulo di liquidi al di sotto della retina
  • Traumi
  • Diabete
  • Malattie infiammatorie

Quali sono i sintomi del foro maculare e la sindrome da trazione vitreo-maculare?

Sintomi principali delle patologie dell'interfaccia vitreo-retinica sono:

  • Alterazione della messa a fuoco (metamorfopsia)
  • Comparsa di una macchia centrale (scotoma), simile a un'ombra o a una tenda, in una zona del campo visivo a cui consegue una riduzione della vista con diversi gradi di intensità

Diagnosi

La diagnosi viene formulata in seguito alla visita oculistica, confermata da una tomografia a coerenza ottica (OCT).
La tomografia permette di stabilire lo stadio del danno a carico dell'occhio:

  • I.A: Presenza di trazione vitreo-maculare con una ciste di spessore parziale (retina interna) nella fovea.
  • I.B: Presenza di trazione vitreo-maculare con una ciste di spessore totale (coinvolge la retina esterna) nella fovea.
  • II: Foro maculare a tutto spessore con aderenza parziale dell'opercolo retinico. Ialoide posteriore parzialmente adesa in regione foveale.
  • III: Foro maculare a tutto spessore senza opercolo adeso e diametro inferiore a 400 microns. Ialoide posteriore non adesa in regione foveale.
  • IV: Foro maculare a tutto spessore senza opercolo adeso e diametro superiore a 400 microns. Ialoide posteriore non adesa in regione foveale.

Trattamenti

L'urgenza di un intervento chirurgico dipende dallo stadio del danno oculare. Generalmente si opera quando i fori maculari sono allo stadio II o superiore, mantenendo in osservazione quelli nello stadio I. L'intervento standard è la vitreoctomia e prevede il peeling della membrana limitante interna e l'uso di una sostanza tamponante, come aria, gas o olio di silicone, che aiuterà la chiusura del foro.

Recentemente l'Ocriplasmina (JETREA) ha dimostrato la sua utilità nella terapia della sindrome di trazione vitreo-maculare. Consiste in un'iniezione di questo enzima nella cavità vitrea.

Prevenzione

La percezione alterata delle immagini o la comparsa di metamorfopsie può essere più facilmente individuata con la griglia di Amsler, un test di autovalutazione eseguito direttamente dal paziente. Nel caso in cui il paziente veda le righe ondulate è importante rivolgersi all'oculista specialista in patolgie retiniche.

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