Che cos’è l’allergia agli acari?
L’allergia agli acari è provocata dall’esposizione a questi minuscoli animali della classe degli aracnidi, che non è possibile vedere a occhio nudo e che si annidano nella polvere. La loro riproduzione è maggiore negli ambienti chiusi, in cui la polvere tende ad accumularsi e in particolar modo in stanze con librerie e scaffalature, nei tappeti, nei divani e nel materasso del letto.
Quali sono le cause dell’allergia agli acari?
L’allergia agli acari è provocata da una reazione errata del sistema immunitario che “scambia” come pericolose sostanze che in realtà non lo sono.
Quali sono i sintomi dell’allergia agli acari?
I sintomi provocati dall’allergia agli acari della polvere possono essere quelli tipici di un’oculorinite, con starnuti, naso che cola, tosse, prurito a naso e gola, congiuntivite. Possono svilupparsi anche episodi asmatici, con difficoltà respiratorie e oppressione toracica. I sintomi possono manifestarsi in qualsiasi periodo dell’anno, a differenza dell’allergia ai pollini e compaiono soprattutto quando il soggetto allergico si trova in ambienti chiusi.
Diagnosi
L’allergia agli acari si diagnostica principalmente tramite tre esami: il prick test, il dosaggio delle IgE specifiche e la diagnostica molecolare allergologica. Il prick test, che viene svolto contestualmente alla visita allergologica ed è un esame molto semplice e rapido, prevede che sulla pelle del paziente vengano posate delle gocce di estratti contenenti gli allergeni da testare. Nel punto corrispondente al liquido verrà effettuata una lieve puntura, più simile a una “pizzicata”, con un apposito strumento monouso. Se la pelle del paziente si arrossa o gonfia, assumendo un aspetto simile a quello provocato dalle punture di zanzara, è possibile che l’allergia venga confermata. La ricerca di IgE specifiche può essere utile per convalidare il risultato del prick test, avviene invece tramite gli esami del sangue e il referto viene dato secondo i tempi del laboratorio d’analisi. Infine la diagnostica molecolare allergologica permette di conoscere quali singole proteine allergeniche sono coinvolte e aumentare ulteriormente la precisione con cui l’allergologo potrà scegliere la terapia specifica.
Trattamenti
Il trattamento per le allergie agli acari della polvere ha tre componenti fondamentali: le procedure di profilassi ambientale, la terapia farmacologica e l’immunoterapia allergene specifica. La profilassi ambientale prevede norme igieniche come l’utilizzo di fodere antiacaro per materassi e cuscini e di specifici filtri per l’aspirapolvere ed è volta a ridurre il più possibile l’esposizione alla fonte allergenica. La terapia farmacologica prevede l’utilizzo di farmaci antistaminici e corticosteroidi, eventualmente associati a broncodilatatori, mentre l’immunoterapia allergene specifica, la cosiddetta “vaccinazione” contro le allergie, va proseguita per circa tre anni per avere effetto. Il sistema immunitario, infatti, viene allenato a riconoscere l’allergene attraverso un’assunzione controllata per via sublinguale di dosi note dello stesso.