In diverse fasi della vita, è normale che le persone soffrano momenti di stress, ansia, sbalzi d’umore o altre forme di disagio emotivo.
Sappiamo che le risorse individuali si attivano nel momento del bisogno, ma in certi casi, magari per superare eventi particolarmente stressanti, come ad esempio lutti o problemi relazionali e lavorativi – ma anche solo per capire come sviluppare meglio le nostre personali risorse – potrebbe essere necessario un aiuto più mirato.
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Paola Mosini, psicologa di Humanitas PsicoCare.
Perché le persone vanno dallo psicologo?
Quando i problemi della vita della persona sono in grado di impedire a chi ne soffre di vivere serenamente o di sentirsi bene, un aiuto professionale può fare la differenza.
Non tutti, però, sanno quando sia il caso di rivolgersi a un terapeuta. Dei molti momenti che potrebbero richiedere l’aiuto di uno psicologo, ricordiamo il lutto, lo stress e l’ansia, le fobie, la depressione, problemi relazionali, abitudini e dipendenze malsane.
Lutto
La morte è una parte della vita. Questo però non la rende più facile da affrontare. Ognuno gestisce la perdita di una persona cara, che sia un genitore, un familiare, un amico o un animale domestico, in modo diverso.
Alcune persone vivono il lutto apertamente o privatamente, ma se si evita la realtà della perdita, si rischiano problemi più lunghi e persistenti. Uno psicologo può aiutare chi ha perso qualcuno a trovare i modi appropriati per affrontare la morte.
Stress e ansia
Alcuni momenti della vita sono particolarmente stressanti e molte situazioni, sia che si tratti di un colloquio di lavoro, sia di problemi relazionali, possono rendere le persone ansiose e vulnerabili. L’ansia è una reazione fisiologica allo stress, ma se diventa invalidante, può portare all’isolamento sociale, fino alla depressione.
Uno psicologo può avere un ruolo importante nella migliore gestione delle reazioni emotive, trovando strategie efficaci che mirano al ritrovare il benessere e una buona qualità di vita.
Fobie
La fobia è una paura irrazionale, estrema, e sproporzionata per qualcosa che non rappresenta una minaccia reale. Le persone che soffrono di fobie sono consapevoli che la loro paura sia irrazionale, ma non riescono a non provare certe sensazioni.
L’ansia fobica, poi, si esprime con sintomi anche molto ‘fisici’ come tachicardia, disturbi gastrici, sudorazione. Si tratta di sintomi in che predispongono chi soffre ad attuare una risposta di ‘fuga’, cioè a scappare, ma di fatto si tratta di una strategia patologica che non fa altro che rinforzare il meccanismo patologico dell’ansia.
Uno psicologo esperto, dopo un’accurata valutazione, può aiutare la persona a iniziare a superare eventuali fobie, permettendole di vivere priva di condizionamenti.
Depressione
Tristezza fisiologica e depressione sono due concetti molto diversi. In particolare, la depressione è un termine abusato nel gergo quotidiano, ma che può portare a sottovalutare alcune situazioni.
La tristezza è un’emozione sperimentata da chiunque, annessa a sentimenti di perdita, ed è un’emozione utile allo sviluppo del processo di rielaborazione, perché obbliga chi ne soffre a rallentare e a prendersi del tempo per accettare la situazione che si sta affrontando.
La depressione è una condizione clinica.
Dal 2017 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dedicato la giornata mondiale della salute alla depressione, malattia dichiarata come la prima causa di disabilità nel mondo.
Perdita di interessi, umore deflesso, insonnia e ritiro sociale sono tutti sintomi con gravi risvolti in termini di salute e di compromissione della qualità della vita, che possono caratterizzare i quadri depressivi.
Uno psicologo può aiutare la persona a capire la gravità della situazione emotiva che sta vivendo, formulare una diagnosi adeguata e indirizzare il paziente verso il percorso terapeutico ottimale.
Problemi relazionali
Quando vi sono difficoltà nella gestione delle relazioni interpersonali, le persone possono trovarsi davanti a vissuti anche molto dolorosi.
Problemi di coppia, nell’ambito della genitorialità, o della vita lavorativa vanno affrontati. Alle volte può essere fondamentale un aiuto esterno, che possa guidare la persona nella risoluzione dei problemi relazionali, e se necessario approfondire i meccanismi patologici legati al temperamento e al carattere che possono generare problemi ricorsivi.
Abitudini e dipendenze malsane
Alcuni comportamenti malsani, come ad esempio l’alcol, il fumo, le droghe, vengono spesso utilizzati per aiutare a gestire vissuti negativi, spesso collegati a momenti di stress.
Anche il cibo può essere una grande consolazione e l’alcol un potente tranquillante, ma è estremamente pericoloso utilizzare queste sostanze con questi scopi.
Assumere questi prodotti può determinare vari problemi di salute, che possono anche sfociare in vere e proprie dipendenze. Quando ci si rende conto che si stanno strutturando comportamenti patologici, è fondamentale rivolgersi a uno psicoterapeuta.
Perché è importante consultare uno psicologo
I motivi per cui rivolgersi a uno psicoterapeuta sono molti, e molti sono ancora i pregiudizi legati a questo ambito; le persone, infatti, raccontano spesso di aver deciso di iniziare questo percorso dopo molto tempo, utilizzando le stesse frasi come: “devo farcela da solo”, “non sono matto”, “ prima ne parlo con un buon amico”, e nel frattempo le situazioni e i problemi si complicano.
Spesso i pazienti raccontano anche che capire a quale professionista rivolgersi non è facile. Nel corso degli anni, in ambito psicologico, si sono sviluppati diversi approcci, e per le persone non è sempre scontato fare la scelta migliore e consapevole.
Fondamentale dunque è il primo colloquio, che può essere lo spazio giusto per chiarire l’approccio psicoterapico più adatto alla persona e alla modalità di intervento.
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