Che cosa sono i sintomi psicotici nella malattia di Parkinson?
L’insorgenza di sintomi psicotici (allucinazioni, deliri, episodi confusionali, aggressività, comportamenti anomali) nella malattia di Parkinson è di solito un evento improvviso e inatteso, specie per i familiari che sono abituati a considerare la malattia di Parkinson un disturbo del movimento, con difficoltà legate alla rigidità, postura, equilibrio, tremore, e non sono preparati a questa evenienza.
Perché si verificano i sintomi psicotici nella malattia di Parkinson?
Bisogna innanzitutto distinguere sintomi psicotici legati alla terapia e sintomi legati alla malattia.
Le terapie usate nella malattia di Parkinson tendono a incrementare la stimolazione in circuiti cerebrali che utilizzano la dopamina, prodotta dalla sostanza nera, un nucleo cerebrale che in questa malattia perde le sue cellule e come conseguenza viene meno la stimolazione di questi circuiti, prevalentemente motori.
La dopamina che noi forniamo dall’esterno (Levo Dopa), o farmaci con azione dopamino-simile, attivano queste vie e portano a un evidente miglioramento dei sintomi motori.
Il problema è che vi sono altre vie dopaminergiche non motorie, che attivano circuiti di zone cerebrali coinvolte nel comportamento e nella ideazione.
Con la terapia si cerca di attuare una stimolazione selettiva sulle vie motorie (recettori D2), ma talora vengono stimolate anche le vie non motorie (recettori D3), e questo può provocare sintomi psicotici quali allucinazioni, spesso visive (di piccoli oggetti o animali), disturbi comportamentali (gioco d’azzardo, ipersessualità, compulsione negli acquisti), o stati confusionali.
Con i sintomi psicotici nella malattia di Parkinson quando rivolgersi al medico?
È importante annotare se i disturbi esordiscono in seguito a un cambio di terapia o a un incremento della posologia, oppure se si manifestano, in genere in maniera piuttosto brusca, poco dopo l’assunzione dei farmaci. In tal caso è sufficiente segnalare la situazione al neurologo curante per valutare eventuali modifiche farmacologiche.
Quali sono i rimedi contro i sintomi psicotici nella malattia di Parkinson?
Questi disturbi possono avvenire in qualunque stadio della malattia.
Negli stadi più avanzati, però, dopo molti anni di malattia, è possibile che il processo degenerativo si estenda dalla sostanza nera alla corteccia cerebrale, provocando, per lo più lentamente, sintomi simili a una forma di demenza, con disorientamento spazio-temporale, difficoltà di critica e giudizio, cambiamento carattere, allucinazioni e deliri. L’evoluzione in Parkinson-demenza occorre nel 30% dei pazienti.
In tal caso lo specialista neurologo consiglierà una terapia indirizzata verso i sintomi psicotici, cercando di contenere i problemi comportamentali, tenendo presente e cercando di minimizzare possibili effetti collaterali sul quadro motorio.
Da quanto esposto ben si evince quanto la Malattia di Parkinson sia complessa; la sua gestione ottimale richiede infatti uno sforzo congiunto del medico, del paziente e dei familiari, per mantenere un delicato equilibrio motorio, psichico e cognitivo nella persona affetta e salvaguardando le sue relazioni familiari.