Cos’è la proteina S e perché si esegue il test per quantificare la concentrazione di proteina S libera nel sangue?
La proteina S è una glicoproteina plasmatica che dipende dai livelli di vitamina K, è presente nelle piastrine e viene sintetizzata dall’interno del fegato e delle cellule endoteliali.
La proteina S è parte del sistema anticoagulante plasmatico è agisce come cofattore della proteina C attivata (APC) nella inattivazione proteolitica dei fattori procoagulanti Va e VIIIa.
Il 60% circa dell’antigene totale della proteina S del plasma circola legato alla proteina C4b, mentre il restante 40% circola come proteina libera e svolge una funzione anticoagulante.
Il test dell’antigene della proteina S libera plasmatica è considerato l’esame iniziale per la ricerca di un’eventuale carenza di proteina S.
Cosa significa il risultato del test per l’analisi quantitativa della proteina S libera?
Quando il livello di antigene della proteina S libera è al di sotto del normale range stabilito per età e sesso, viene eseguito un test per misurare l’antigene totale della proteina S del plasma.
Un basso contenuto di antigene libero della proteina S associato a un aumento dell’antigene totale può essere indice di un’infiammazione o di una malattia acuta o cronica.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
Sarebbe preferibile effettuare il dosaggio della proteina S libera al mattino. L’esecuzione dell’esame richiede che il paziente sia a digiuno da 8 ore.
Se il paziente ha avuto un evento trombotico occorre attendere almeno 15 giorni dalla risoluzione prima di effettuare il dosaggio e così come in caso di assunzione di terapie, è bene consultare prima il medico.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.